Il recente decreto sulle attività “diverse” era forse il più atteso tra quelli attuativi del Codice del Terzo settore. Le attività diverse, infatti, sono una delle grandi novità della Riforma: attività “altre” rispetto a quelle di interesse generale e possono essere molto utili per sostenersi e perseguire le finalità sociali. Ma quali sono i limiti e le caratteristiche delle attività diverse? È davvero possibile fare di tutto?
Il decreto sulle attività diverse ha definito i due aspetti basilari su cui si fonda il concetto di attività diversa: la strumentalità e la secondarietà. È questo un ottimo punto di partenza per iniziare a capire come funzionano le attività diverse. Per approfondire ne parliamo nell’incontro che CSV Milano ha organizzato per lunedì 29 novembre, alle ore 17.30, con Carlo Mazzini, consulente di Fare non profit esperto di legislazione degli enti non profit e fiscalità.

Durante la serata sarà presentato il corso di UNiversità del Volontariato Gestire le attività diverse degli enti di Terzo settore che partirà mercoledì 14 dicembre.

Iscrizioni online sul portale My CSV
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Informazioni
Fare Non Profit – da lunedì a venerdì, dalle 9.30 alle 13.30, tel. 02. 45475857
email: [email protected]